4/11/2019 0 Comments POESIEdiTRANSITO: di mappa in rete1 Febbraio 2019
Intorno a grandi ammassi si dispone una rete di filamentosa materia oscura proprio come intorno a noi ruota tutto quel che c'è dello spaziotempo, contenente l'esistenza degli altri che ci è sconosciuta, degli individui, non ancora incontrati, quelli che non incontreremo mai e quelli che per ora ci sono sconosciuti. Sono sempre stato affascinato dalle mappe e soprattutto da quelle metropolitane (forse Mulan ne sarebbe stata contenta nella sua spedizione da guerriera). La loro visibilità di superficie contiene percorsi nascosti, reti e contatti che ripetono micro e macro strutture; mi hanno sempre ricordato un gioco che mi piaceva tanto e che facevo con il gessetto sul mattonato del cortile e della strada ed era: il serpentone, una pista percorsa con i tappi di birra e il mondo o settimana, una mappa di giornate con tanti variabili percorsi possibili, a scelta e obbligati, saltando caselle e cifre. Nel disegno che carico c'è un omaggio grafico, una citazione a un artista vivente che è stato il primo estimatore di quella mia stagione creativa, e la sua prefazione alle mie PoesieDiTransito la considero ancora tra le più acute e pertinenti, molti abitué dell'ambiente certo lo riconosceranno; il suo segno che ormai è divenuta la sua cifra si inserisce perfettamente dentro il percorso della e delle scritture, segno e simbolo, sto parlando di Emilio Isgrò.
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