4/11/2019 0 Comments POESIEdiTRANSITO: DNA5 Febbraio 2019
Il DNA dell'uomo sta nella sua “grazia” o “epifania”; nessuno vi sfugge, anche chi non è consapevole. Tutti hanno un destino senza porte e nessuno vi può rinunciare. Pensate a tutti coloro a cui siamo legati e gli dobbiamo la vita senza averli mai conosciuti, né mai ci giungeranno loro tracce, voci, suoni o protezioni. Eppure e su questa montagna di morti che noi erigiamo il nostro quotidiano apparentemente eterno. Non è stupida cosa il concetto “primitivo” degli antenati che esprimevano gli Indios; conteneva un tono di ringraziamento che abbiamo perduto per sempre?! Vi sembrerà strano a dirsi, in fondo questo mio viaggio era spinto da un desiderio di ringraziamento; e direi che non c'è altro modo di viaggiare; ma io volevo andare là dove potevo incontrare Gilgamesh, Ulisse, Virgilio o Dante, nel tunnel oscuro dell'iper-spazio, dove loro tutti sono ancora fissi nel tempo assente, che si apre sui molti-universi; quelli che possiamo vivere anche leggendo quando il fiato si fa parola e come avrebbe detto l'aedo cieco: “l'anima gli volò come un soffio”.
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